24451231314 Alfredo
244512311 Francesco Carlo
2445123113 Paride
24451231134 Giovanni
2445123131 Ciro
24451231314
Alfredo
Fu preside della facoltà di farmacia di Bologna dal 1946 al 1954
Autore di varie monografie tra le quali:
| Farmacologia: tossicologia, farmacognosia.
Faenza 1944 (IT\ICCU\RAV\0137021) |
| Farmacologia,
tossicologia
Faenza 1938 (IT\ICCU\TO0\0850511) |
| Farmacologia, tossicologia, farmacognosia
Faenza stampa 1942 (IT\ICCU\VIA\0055768) |
| Riassunto delle lezioni di farmacologia e farmacoterapia
veterinaria: concorso speciale per gli studenti della facoltà di
medicina
veterinaria
Bologna - 1947 (IT\ICCU\IEI\0156648) |
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244512311 Francesco Carlo
nato a Pontremoli ed ivi morto. Sposò Assunta Falaschi nata il 15
Agosto 1840 a Pontremoli e morta il 7-6-1916 a Parma dalla quale
ebbe i figli Antonio, Paride e Aldo |
2445123113
Paride Prof.Dottor.Cav. Chistoni
Nato il 3 Agosto 1872 a Pontremoli, laureato in
lettere all'università di Pisa; sposò Luisa
Angella, nata il 3-10-1879 e morta il 28-9-1960. Fu
ordinario di lettere latine e Greche nei R.R. Licei.
Morì il 18 Luglio 1818 a San Prospero di Parma e venne sepolto
nella cappella dei Chistoni nel cimitero di Pontremoli.
Suoi scritti:
PINDARUS - le odi olimpiche / Pindaro ; con introduzione, poemi e note di Paride Chistoni -Roma Milano -1910 (IT\ICCU\LO1\0389441)
[monografia] Sul pensiero dantesco: conferenza prima / - Parma - (IT\ICCU\RAV\0259717)
[monografia] Il monogramma di Cristo e l'enigma dantesco D X V / P. Chistoni - Parma - 1905 (IT\ICCU\RAV\0263721)
[monografia] L'Etica nicomachea nel Convivio di Dante / Paride Chistoni - Sassari (IT\ICCU\RAV\0274527)
[monografia] La secoda fase del pensiero dantesco: Periodo degli studi classici e filosofici antichi e sugli espositori medioevali
- Livorno - 1903 (IT\ICCU\LIA\0018829)
[periodico] Per Giosuè Carducci : numero unico : numero unico edito a cura del circolo artistico letterario : Parma, 1 Marzo 1908 / collaboratori : Paride Chistoni.... [et al.] - [ParmaParma - s.n.] (IT\ICCU\IEI\0156648]
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24451231134
Giovanni Ing. Chistoni sposò Rita
Lombardi nata il 21-10-1923 e morta il 21-12-1982. Sono
sepolti nella cappella dei Chistoni nel cimitero di Pontremoli assieme al
figlio Paride |
2445123131 Ciro
Chistoni Ciro
Ostiano (CR) [I] 1852 10 04 Casalromano (MN) [I] 1927 09 16
Note biografiche
Ciro Chistoni nacque a Ostiano (CR) il 4 ottobre 1852 da Giuseppe e Maria
Mosconi e morì a Casalromano (MN) il 16 settembre 1927.
Si laureò in fisica nel 1876 presso l'università di Padova. Nel 1877
iniziò a Pavia la sua carriera scientifica come assistente del
prof.Giovanni Cantoni, uno dei pionieri degli studi meteorologici in
Italia. Lavorò nellacittà lombarda fino al 1879 interessandosi
all'igrometria. In quell'anno Pietro Tacchini lo chiamò presso l'Ufficio
Centrale di Meteorologia e Geodinamica a Roma per ricoprire l'incarico di
assistente fisico. Quasi immediatamente fu inviato nei più accreditati
osservatori geofisicistranieri per far pratica relativamente alle misure
magnetiche. Rientrato in Italia nel 1881 si dedicò ai lavori per la
stesura della carta magnetica generale dell'Italia, progredendo nel
frattempo negli studi meteorologici.
Nel 1887 vinse il concorso per la cattedra di fisica presso l'università
di Modena. Cinque anni più tardi, dopo aver a lungo collaborato con
Domenico Ragona direttore dell'osservatorio di quella città, ne raccolse
l'eredità ricevendo l'incarico di dirigere questo istituto.
Immediatamente pose mano, grazie ai sussidi straordinari ottenuti dal
Governo, alle riattazioni e ammodernamenti dei locali dell'osservatorio e
della balconata meteorologica che egli dotò di una serie di nuovi
strumenti iniziando osservazioni regolari con eliofanografo. Ampliò i
punti di osservazione inaugurando una tettoia meteorologica nei giardini
pubblici della città. Chistoni promosse anche attivamente lo sviluppo
degli osservatori di Sestola e del Monte Cimone che utilizzò a più
riprese per lo studio delle sue misure pluviometriche, cercando di
coordinare le attività di questi 2 osservatori della montagna modenese
con quella dell'istituto del capoluogo. Si interessòaffinché i risultati
degli studi e delle ricerche che si svolgevano nell'osservatorio di Modena
avessero ampia circolazione negli ambienti scientifici. A tale scopo
promosse la collana delle "Pubblicazioni dell'Osservatorio". Nel
1897 propose ed ottenne il cambiamento della denominazione
dell'Osservatorio che fu classificato come Geofisico: effettivamente
l'attività dell'Istituto modenese, sotto la direzione di Chistoni,
abbracciò nuovi settori d'indagine quali il geomagnetismo e l'attinometria.
Fin dal 1896 Chistoni fece parte della Commissione Internazionale per le
Ricerche sulle Radiazioni solari, ed in seguito del Comitato della Società
degli Spettroscopisti per lo studio del sole. Innumerevoli furono le sue
pubblicazioni scientifiche sulla meteorologia ed il magnetismo nel corso
degli anni 80 dell'800. In seguito prevalsero gli studi di attinometria. A
quest'ultima disciplina Chistoni dedicò anche ricerche storiche che si
concretizzarono con la pubblicazione dei saggi sugli studi antichi
relativi alle radiazioni solari. Pur non facendo più parte degli organici
dell'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, nel 1867, su proroga
di P.Tacchini, direttore di questo ufficio, ricevette l'incarico da parte
del Ministero di Agricoltura Industria e Commercio di intensificare gli
studi già avviati riguardanti la carta magnetica dell'Italia, il cui
programma operativo era già stato annunciato in una memoria di Chistoni
apparsa nel 1857 nelle "Memorie della Società degli Spettroscopisti
italiani" dal titolo "Carta magnetica dell'Italia superiore e
sua relazione con le aree sismiche" ( Dizionario Biografico degli
Italiani 1960-1988 pp.52-53).
Nel marzo 1906, in seguito all'esito positivo di un concorso, lasciò la
cattedra di Modena e la direzione dell'Osservatorio della città emiliana
per assumere la cattedra, già di Palmieri, di fisica terrestre presso
l'università di Napoli ( Bonacini 1908 pp.1-19), ( BSSI 1927 p.187).
Nominato nello stesso anno direttore dell'Osservatorio Meteorologico
dell'Università, Chistoni ne propose ed ottenne il cambiamento di
denominazione in Istituto di Fisica Terrestre, in seguito alla morte di
Matteucci nel 1909 e fino al 1911 quando fu nominato direttore
dell'Osservatorio Vesuviano Giuseppe Mercalli. Ciro Chistoni resse la
direzione del prestigioso Istituto Vulcanologico. Ricoprì ancora questo
incarico dopo la tragica morte di Mercalli a partire dal 1916 e, in qualità
di presidente del comitato Vulcanologico Universitario, dal 1923 al 1926.
Nel 1927 lasciò l'insegnamento per raggiunto limite di età. Fu membro
fin dalla fondazione della Società Sismologica Italiana.
Bibliografia
Bonacini C.
L'Osservatorio di Modena nel biennio 1906-1907, pp.1-19.
Modena 1908
*
Chistoni Prof. Ciro, Necrologio, in "Bollettino della Società
Sismologica Italiana", (1927), Vol.XXVII, p.187.
Selci 1927
*
Dizionario Biografico degli Italiani, Voll. I-XXXIV, (1960-1988), Roma
(1960-1988).
*
Osservatorio Geofisico della R. Università di Modena, nel primo
centenario della fondazione dell'Osservatorio 1827-1927, pp.V-XLII.
Modena 1928
Palazzo L., Platania G., Amerio A., Pacini D., Bonacini C., Signore F.,Malladra
A.
L'opera scientifica di Ciro Chistoni, in "Annali del R. Osservatorio
Vesuviano", S.III, Vol. III, (1926).
Napoli 1927
*
Ricognizione, catalogazione e restauro degli strumenti dell'Osservatorio
Astronomico di Monte Porzio Catone (Roma) 1993-94.
* La bibliografia non intende essere esaustiva, ma contiene tutti i
riferimenti bibliografici associati a questo studioso o costruttore nella
banca dati di TROMOS.
(Last update on: 13/01/00)
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